L’umiliazione

Incontro del 25 agosto

Quando noi vediamo tanti cristiani buoni, con buona volontà, ma che confondono la religione con un concetto sociale di bontà, di amicizia, quando noi vediamo tanti chierici che dicono di seguire Gesù, ma cercano gli onori, le vie fastose, le vie della mondanità, non cercano Gesù: cercano se stessi. Non sono cristiani; dicono di essere cristiani, ma di nome, perché non accettano la via di Gesù, dell’umiliazione. E quando leggiamo nella storia della Chiesa di tanti vescovi che hanno vissuto così e anche di tanti papi mondani che non hanno conosciuto la strada dell’umiliazione, non l’hanno accettata, dobbiamo imparare che quella non è la strada.
Papa Francesco

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«Gesù non propone al discepolo “sii te stesso”, ma “seguimi!”»

Incontro del 11 agosto

Il Vangelo non propone inutili esercizi di disciplina interiore, come curiosamente sembra prediligere la nostra generazione. Il Vangelo, infatti, non nutre il nostro io, anzi, ci fa uscire da questo: è annuncio di liberazione e di rinascita, compreso da chi non ce la fa più, dal peccatore che ha bisogno di perdono, da chi si è smarrito o da chi è stanco e sfinito, come una di quelle pecore senza pastore che commuovono Gesù.
Matteo Zuppi

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