Diffondere la speranza

Incontro del 25 maggio

Aiutaci, Padre, Creatore di tutti i popoli, a diffondere la speranza nel nostro tempo; aiutaci a farla germogliare anche là dove regna la disperazione, là dove la sofferenza, l’abbandono, la rassegnazione induriscono il cuore e impediscono di guardare al mondo nuovo che ha cominciato a realizzarsi in Gesù Cristo.
Benedici, Padre, la nostra comunità, permettile di manifestare la comunione della chiesa universale che il tuo Spirito edifica e assiste.

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Immagine: Pierre Reymond (1522), La Pentecôte, musée d’art de Saint-Louis

«Io mando su di voi Colui che il Padre mio ha promesso»

Incontro del 18 maggio

Per prima cosa Gesù dice ai suoi amici: «Io mando su di voi Colui che il Padre mio ha promesso». …
Gesù non sta abbandonando i discepoli. Ascende al Cielo, ma non ci lascia soli. …
«È bene per voi che io me ne vada, perché, se non me ne vado, non verrà a voi il Paraclito» (Gv 16,7), cioè lo Spirito. Anche in questo si vede l’amore di Gesù per noi: la sua è una presenza che non vuole limitare la nostra libertà. Al contrario, fa spazio a noi, perché il vero amore genera sempre una vicinanza che non schiaccia, non è possessivo, è vicino ma non possessivo; anzi, il vero amore ci rende protagonisti.
Lo Spirito Santo rende presente Gesù in noi, oltre le barriere del tempo e dello spazio, per farci suoi testimoni nel mondo.
Papa Francesco

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Immagine: Giotto Cappella degli Scrovegni Padova

Siate pronti sempre a rispondere a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in voi

Incontro del 11 maggio

Raccogli, Signore, le preghiere che salgono a te da ciascuno di noi: tu solo sai ascoltarci e comprenderci, tu solo vieni a noi nel momento della gioia per insegnarci a condividerla con i fratelli e le sorelle; nel momento del dolore per darci, contro ogni evidenza, la certezza che non siamo abbandonati. Concedi anche a noi di saper ascoltare e comprendere. Non permettere che passiamo accanto ai tanti che soffrono, anche oggi, in mezzo a noi, senza essere prossimo per loro, come tu ci insegni ad esserlo in Gesù Cristo.
dalla liturgia Valdese

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Immagine: Risurrezione, Noli me tangere, Ascensione, Pentecoste
Meister des Schöppingen (1449),

Fratel Charles, voler amare

Incontro del 4 maggio

L’amore consiste, non a sentire che si ama ma a voler amare: quando si vuole amare, si ama; quando si vuole amare al di sopra di tutto, si ama al di sopra di tutto… Se capita di soccombere a una tentazione, è perché l’amore è troppo debole, non che non esista: bisogna piangere, come San Pietro, pentirsi, come San Pietro, umiliarsi come lui, ma anche come lui dire per tre volte “ti amo, ti amo, tu sai che, nonostante le mie debolezze e i miei peccati, ti amo”…
Charles de Foucauld

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Immagine: Monumento a Foucauld Strasburgo – foto: Rabanus Flavus

Ma voi importunate i pastori…

Incontro del 27 aprile

Anche a voi, per favore, chiedo di aiutarci: aiutarci ad essere buoni pastori. Una volta ho letto una cosa bellissima … uno scritto dei primi secoli della Chiesa. …quando il vitellino ha fame, va dalla mucca, dalla madre, a prendere il latte; ma la mucca non lo dà subito: sembra che se lo trattenga per se. E cosa fa il vitellino? Bussa col suo naso alla mammella della mucca, perché venga il latte. E’ bella l’immagine! “Così voi dovete essere con i pastori: bussare sempre alla loro porta, al loro cuore … E vi chiedo, per favore, di importunare i pastori, disturbare i pastori, a tutti noi pastori, perché noi diamo a voi il latte della grazia, della dottrina e della guida. Importunare! Ad imitazione di Gesù, ogni Pastore «a volte si porrà davanti per indicare la strada e sostenere la speranza del popolo, il pastore deve essere avanti a volte, altre volte starà semplicemente in mezzo a tutti con la sua vicinanza semplice e misericordiosa, e in alcune circostanze dovrà camminare dietro al popolo, per aiutare coloro che sono rimasti indietro». Che tutti i Pastori siano così! Ma voi importunate i pastori.
Papa Francesco

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Immagine: Buon Pastore, Mausoleo di Galla Placidia – Ravenna

30 anni – memoria di don Tonino

Incontro del 20 aprile

Spirito Santo, dono del Cristo morente,
fa’ che la Chiesa dimostri di averti ereditato davvero.
Trattienila ai piedi di tutte le croci, quelle dei singoli e quelle dei popoli.
Ispirale parole e silenzi, perché sappia dare significato al dolore degli uomini.
Così che ogni povero comprenda che non è vano il suo pianto, e ripeta con il salmo: “Le mie lacrime Signore raccogli” .
Rendila protagonista infaticabile di deposizioni dal patibolo, perché i corpi schiodati dei sofferenti trovino pace sulle sue ginocchia di madre. In quei momenti poni sulle sue labbra canzoni di speranza.
E donale di non arrossire mai della croce,
ma di guardare ad essa come l’antenna della sua nave, le cui vele tu gonfi di brezza e spingi con fiducia lontano.
Tonino Bello

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Immagine: Tonino Bello vescovo +20 aprile 1993

Signore Dio di pace…

Incontro del 13 aprile

Signore Dio di pace, ascolta la nostra supplica! Abbiamo provato tante volte e per tanti anni a risolvere i nostri conflitti con le nostre forze e anche con le nostre armi; tanti momenti di ostilità e di oscurità; tanto sangue versato; tante vite spezzate; tante speranze seppellite…
Ma i nostri sforzi sono stati vani.
Ora, Signore, aiutaci Tu! Donaci Tu la pace, insegnaci Tu la pace, guidaci Tu verso la pace.
Apri i nostri occhi e i nostri cuori e donaci il coraggio di dire: “mai più la guerra!”; “con la guerra tutto è distrutto!”. Infondi in noi il coraggio di compiere gesti concreti per costruire la pace.
Papa Francesco

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Immagine: Vincent van Gogh – View of the Asylum and Chapel at Saint Remy

«Elì, Elì, lemà sabactàni?»

Incontro del 30 marzo

Ti preghiamo per quelli che sono nel dolore: per coloro che piangono e non trovano consolazione, per coloro che gemono nella propria coscienza e non trovano perdono, per coloro che sono travagliati e non trovano riposo, per coloro che ti cercano e non ti hanno ancora trovato. A tutti dona la pace, la pace di coloro che in te possono trovare riposo. A tutti dona la gioia della tua presenza. Concedici di essere, presso ogni creatura, testimoni del tuo amore con la parola e con l’azione.
dalla Liturgia Valdese

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Immagine: Carl Bloch (fine XIX sec) – Giuda si allontana Gv 13,30

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Togliere le pietre

Incontro del 23 marzo

Siamo chiamati a togliere le pietre di tutto ciò che sa di morte: ad esempio, l’ipocrisia con cui si vive la fede, è morte.
La critica distruttiva verso gli altri, è morte.
L’offesa, la calunnia, è morte.
L’emarginazione del povero, è morte.
Il Signore ci chiede di togliere queste pietre dal cuore, e la vita allora fiorirà ancora intorno a noi.
Cristo vive, e chi lo accoglie e aderisce a Lui entra in contatto con la vita.
Senza Cristo, o al di fuori di Cristo, non solo non è presente la vita, ma si ricade nella morte.
Papa Francesco

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Immagine: Vincent Van Gogh – resurrezione di Lazzaro

Non possiamo vivere bene, in pace, senza di te

Incontro del 16 marzo

Signore dell’amore e della pace,
noi desideriamo convertirci a te!
Non possiamo illuderci
di giungere a vivere bene, in pace, senza di te.
Non possiamo pensare
di superare le inquietudini interiori
e le nostre guerre personali,
se non ci rivolgiamo a te,
Signore della pace, Gesù Cristo crocifisso e risorto
che hai subito la morte per donarci la pace.
Noi ti chiediamo quella pace
che sorpassa ogni nostro progetto e possibilità
e che può rassicurare i nostri pensieri,
le nostre volontà, i nostri cuori!
Carlo Maria Martini

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Immagine: Renato Rascel è il cieco nato nel Gesù di Zeffirelli

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Come la cerva…

Incontro del 9 marzo

In un silenzio assoluto lacerato dall’urlo della cerva assetata, che non si lamenta tanto per la sete quanto per il torrente secco, ansiosamente cercato e scoperto alla fine della corsa, senz’acqua: per questa sete, con questo anelito e lamento per fortuna qualcuno crede ancora, qualcuno canta… Siamo tutti immersi in una plaga desertica e montuosa – quale il grande Sertão del Brasile: nell’abbandono del povero da tutti, e di tutto – questi poveri, questi «scomunicati» dal mondo che conta…! È anche di loro questo canto.
Turoldo-Ravasi

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Il senso profondo di una preghiera vera di pace

Incontro del 2 marzo

Facci comprendere, o Padre, il senso profondo di una preghiera vera di pace, di una preghiera di intercessione e di espiazione simile a quella di Gesù su Gerusalemme. Manda il tuo santo Spirito su di noi per convertirci a te! … E’ lo Spirito che ci fa accogliere quella pace che sorpassa ogni nostra veduta e diventa decisione ferma e seria di amare tutti i nostri fratelli, in modo che la fiamma della pace risieda nei nostri cuori e nelle nostre famiglie, nelle nostre comunità e si irradi misteriosamente sul mondo intero sospingendo tutti verso una piena comunione di pace..
Carlo Maria Martini

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Vincere la paura del futuro

Incontro del 23 febbraio

Io credo che Dio può e vuole far nascere il bene da ogni cosa, anche dalla più malvagia.
Per questo ha bisogno di uomini che sappiano servirsi di ogni cosa per il fine migliore.
Io credo che in ogni situazione critica Dio vuole darci tanta capacità di resistenza quanta ci è necessaria. – Ma non ce la dà in anticipo, affinché non facciamo affidamento su noi stessi, ma su lui soltanto.
In questa fede dovrebbe essere vinta ogni paura del futuro.
Dietrich Bonhoeffer

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Benedici il Signore, mia vita

Incontro del 16 febbraio

Benedici Iddio, mia anima,
uno ad uno, o visceri miei,
benedite il nome suo santo.

Benedici il Signore, mia vita,
non scordarne le grazie e i favori:
egli dà sempre senza misura.

Dio perdona le innumeri colpe,
tutti i mali tuoi egli risana

la tua vita ritrae da morte.
Ti ricolmi di grazia e dolcezza,

i lunghi anni ti sazia di bene
e tu giovane torni come aquila.

A salvezza agisce il Signore
con giudizio per tutti gli oppressi:

a Mosè ha svelato il suo piano;
a Israele le opere sue:

è pietoso e tenero Iddio,
lento all’ira e pieno d’amore.
dal salmo 102 (103) trad. Turoldo

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