IL CIRCOLO DEL VUOTO: LA SCUOLA DEI DITTATORI – CAPITOLO SECONDO.
In città v’è una via fratelli Bisogno. Ma in realtà tutte le vie della città mostrano bisogni… canini. In famiglia il cane c’è, ma i suoi bisogni vengono raccolti, è normale direte.
É normale.
Allora non ci spieghiamo le deiezioni organiche dei migliori amici dell’uomo che infestano ogni dove. Del resto tutti noi paghiamo un servizio di raccolta rifiuti e caramente. Eppure non c’è cunetta, rotonda, fosso, pizzo abbandonato ove non vi sia un rifiuto.
Ci ho pensato molto prima di far nota a me stesso, e a chi legge, un’immagine della città – e non solo – che corrisponde all’immaginario collettivo su un sud sudicio e senza senso civico. Noi non eravamo questo, noi non siamo mai stato questo, ricordo ancora le nonne pulire dinanzi casa la via pubblica, e le madri punire severamente la gomma da masticare sputata a terra.
È per questo che non riesco a tacermi il disgusto che provo e l’incredulità di tanto sfregio. Noi non siamo più noi stessi ma siamo diventati uguali al clichè razzista altrui su noi.
La colpa è delle autorità, certo. Ma non sono loro a buttare orrori in giro, siamo noi.
E abbiamo da discolparci: il cestino è lontano, i bidoni sono pochi, non mi ricordo i giorni di deposito, non ci sono sempre in casa per aspettare il giorno giusto, tanto comunque il comune pulisce.
Interpretiamo un dovere a piacere, tanto è un “nostro dovere” e così, quando ci è più comodo, lo facciamo più a modo nostro, chi potrà saperlo?
E se ci scoprono l’ingiusta punizione che si abbatte su di noi non tiene conto della miserabile volta che ci è occorso un infortunio scusabilissimo….A noi è possibile la difformità dal rispetto delle cose, agli altri no, mica hanno le nostre stesse giustificazioni.
É un principio illiberale, che no s’interpreti il dovere, perché siamo noi, siamo buoni, siamo dalla pare giusta, siamo amici, siamo italiani, siamo bianchi.
E dunque abbiamo diritto di ragionare su quanto dobbiamo, non di darlo e basta.
Hai vaccinato il cane? Mi chiede la signora no vax; il mio cane non ha la stessa libertà d’unzione che ha lei, che non solo è più umana della mia bastardina , ma persino “interpretativamente” coerente, cioè non lo è secondo logica.
Forse il contratto di pulizia stradale della Provincia, ad esempio, prevede solo lo sfalcio e non la pulizia, illogicamente.
Non so se vi sia più colpa nel contratto, ove mai non la prevedesse, o nella sua mancata applicazione e sorveglianza su di esso. Ma di fatto c’è stata una moltitudine di cittadini i quali hanno interpretato la loro liberà di buttare mondezza per strada; senza questi, comunque, il risultato offensivo per la verde Irpinia non sarebbe stato raggiunto.
Tanto la colpa è della politica .
E a chi non comprende il nesso, la spiegazione sta in quel cumulo di mondezza e di nefanda sporcizia; è quel cumulo la giustificazione della voglia di ordine e pulizia, perché,verrà senza fallo detto anche dall’accumulatore e da lui per primo: “Quando c’era lui ,caro lei, questo schifo non sarebbe stato possibile.”