Ricominciamo?
Non c’è neppure bisogno di dirlo. I nostri amici più affezionati avranno senz’altro notato da un pezzo che questo blog si è come “ammosciato”. Il termine è cafone, ma rende bene: da una cadenza quasi giornaliera nel 2009 e nel 2010, nella seconda metà del 2011 siamo passati ad una quindicina in tutto di post.
Tutta colpa di Facebook?
Colpa della Grimaldi, che rimbalza lieve in Italia, presenziando a tutto il presenziabile? O di nonno Bertoli che si “ciacéa” col nipotino italo-gallico? O di Aniello in vacanza-studio a Miami e di Simone sazio del suo radioso futuro perfido-albionico? Oppure del De Vinco, in guerra non solo col suo ginocchio, CL e il Vaticano, ma con tutto l’universo mondo, financo virtuale? Colpa del bitumato di Arcore, che agonizzando oltre ogni decenza, ci ha tolto le parole e consumato ogni frizzo e ogni lazzo? O colpa semplicemente mia e del disincanto che mi intossica in questa “irredimibile Beozia”?
Private ansie si sommano alla pubblica crisi. L’accumularsi delle bollette fa pendant con l’incartarsi del PD: “dei cinesi a Napoli”, incapace ad Avellino, balbettante a Roma. E mentre la foto di Vasto sbiadisce già in fase di sviluppo, il pensiero che il futuro della sinistra debba essere appaltato ai Renzi, ai De Magistris e ai Vendola fa accapponare pelle e cappotto ed invocare lunga birra a Bersani.
Vien quasi da pensare che l’aver taciuto non sia una colpa, ma un merito. Potremmo dire di aver evitato, noi almeno, di aggiungere parole inutili a inutili altre parole.
Poi, però, ti fai due conti; e scopri che l’aereo che dovrebbe salvarti al di là delle Alpi, è ancora troppo caro per quattro persone, anche in offerta Easy-jet. E che il lavoro, e i doveri, ti inchiodano a queste lande. E capisci che se non vuoi che la tua Beozia, per quanto irredimibile, diventi la Tunisia oppure la Siria, c’è ancora, come dice il Poeta, molto da capire, da dire e da fare.
Ricominciamo?
P.S. Avevo pensato di linkare Pappalardo, ma, per quanto sputtanata, ci sta meglio la Canzone popolare. E’ il mio piccolo omaggio al Poeta, a Ivano Fossati, che in questi giorni ha annunciato il suo ritiro dalle scene. Ci ha regalato tante piccole perle e, credo, saprà farlo ancora.
INTERVENGO PER FATTO PERSONALE:
La settimana scorsa, con l’avvicinarsi del freddo e della neve, si è rotta la caldaia condominiale di casa Bertoli e (per la serie: “Le disgrazie non vengono mai sole”), per domani si annuncia, a Firenze, una minima di -8, così come per il 10 si annuncia il passaggio di uno zaino al seguito della schiena di M.G.
Bentornato Blog. Teniamoci stretti, che fa freddo….
Ovviamente scherzavo. La Grimaldi non rimbalza lieve (e neppure “sfarfalleggia”, come avevo scritto nella prima versione), ma tra “inaudite sofferenze fisiche e psichiche” offre la sua voce e la sua disponibilità (intellettuale) a partigiani, pargoli di scuole medie e superiori, associazioni, circoli e cooperative resistenti. A “nonno Bertoli” il merito, grandissimo, di aver tenuta accesa la “lampada” in questa stanza virtuale anche quando abbiamo trascurato di occuparcene noi altri.
Le “inaudite sofferenze fisiche e psichiche” della Signora Grimaldi sono tutte relative alle “frequentazioni” avellinesi. Una in particolare. Per la fatica, i treni, eccetera… parla con il mio zaino!!!