Tengo mutuo…
“Io non sono una merce, sono una … ”
Antonio Razzi, settembre 2010.
Un paio di mesi fa, in occasione dei primi “distinguo” futuristi e dei primi tentativi berlusconiani di campagna acquisti, il deputato di Italia dei Valori, Antonio Razzi, rieletto all’estero, in Svizzera, per un secondo mandato, ergendosi a sdegnato testimone di moralità, rilasciava una serie di video-interviste per denunciare i più vari approcci finalizzati a convincerlo al “salto della quaglia”. Tra gli argomenti più allettanti – rivelava – oltre alla rielezione sicura e a un vice-ministero, anche l’offerta esplicita di saldare un mutuo di 150.000 euro.
Passano una manciata di giorni e il “piatto” per Razzi deve essere diventato irresistibile. Razzi ci ripensa, fa un triplo salto mortale con avvitamento carpiato, si traghetta nella nota impresa di riciclaggio e trattamento “Noi Sud” di Iannaccone Arturo da Avellino e si prepara a votare la fiducia a Berlusconi. “Hanno fatto ammalare mia moglie. Nessuno mi filava più.”
Al lettore, dunque, il gusto di scoprire la parola mancante nella citazione riportata in testa, traendola dall’ascolto della video-intervista settembrina qui sotto riportata:
Un aggiornamento: per il deputato azzurro Giorgio Stracquadanio “non è reato pagare a un onorevole il mutuo”.
http://www.repubblica.it/politica/2010/12/13/news/compravendita_ultime_trattative_oggi_vertice_in_procura_sull_inchiesta-10123700/?ref=HREA-1
Un “operaio” con capelli bianchi e cravatta rossa.
Solo al di fuori dell’Italia dei disvalori avrebbe potuto esser eletto in Parlamento.
Infatti: all’estero e (ahi lui) nell’Italia dei Valori.
“A fra’, che te serve….?”